SCANSIONE LOCANDINA1- Copia

L’originaria leggenda delle sirene le vuole donne-uccello e non donne-pesce e narra che dall’uovo che esse depositavano, nascessero gli ermafroditi, o i femminielli, e Pulcinella, essendo un essere nato dall’uovo di una sirena, è appunto un ermafrodita, un essere dotato di un fallo enorme che partorisce da sé i suoi figli.

Sappiamo però molto bene anche quanto l’uovo sia legato al mito virgiliano, il Castel dell’Ovo, appunto, perché in esso, in epoca ducale, vi era stato messo un uovo sospeso sopra l’altare della cappella basiliana del Salvatore.

L’usanza di consacrare un uovo di struzzo come uovo cosmico, come punto zero della creazione da cui avrebbe avuto origine il cosmo che poi rompendosi avrebbe dato luogo ad un altro uovo in una storia senza fine di morti e di rinascite è propria della mistica orfica e di tutte le mistiche orientali che la chiesa bizantina avrebbe fatto proprie.

L’uovo è il prodotto di pennuti che secondo la tradizione sono animali cari a Proserpina la regina degli Inferi, moglie di Plutone.

L’Ade dei pagani non deve essere visto come punto in cui la vita finisce.

Credendo costoro nella dottrina della reincarnazione, questo luogo è solo un punto di passaggio sospeso tra una vita e l’altra e al di fuori del dramma del tempo e della storia.

E con la consacrazione dell’Uovo cosmico, Virgilio vuole tener fuori Napoli dai drammi della Storia.

L’ouroboros, o il serpente che divora se stesso e che continuamente nasce dalla bocca che lo divora, è il simbolo che la leggenda vuole come sigillo sulla copertina del Libro del Comando, l’Ars Notoria, l’antico grimoir da cui Virgilio trae le sue arti magiche; la chimera, che alcune rappresentazioni iconografiche fondono con l’ouroboros si apparenta bene alla sirena come donna uccello che si trasforma in donna pesce, grazie a la penna di Ovidio, l’autore delle Metamorfosi, che, per un errore di un amanuense stanco, diventa la pinna del pesce in un gioco di trasformazioni che rivelano il metamorfismo congenito della sirena con la chimera, che diventa poi il drago e poi il serpente, e poi il coccodrillo, animali intercambiabili l’uno nell’altro in una zoologia mitologica e fantastica in cui tutti recano in sé la stessa forza di morte e di rigenerazione.

Proprio come l’ouroboros.

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